Riceviamo e pubblicamo il comunicato Sicobas sulla lotta al CAAT (Mercati Generali) di Torino, dopo lo sciopero del 16 ottobre in cui altissima è stata l’astensione dal lavoro, così come pesantissima la militarizzazione (mai visto negli ultimi anni, per uno sciopero, un dispiegamento di tale portata a Torino). Sciopero chiamato dopo oltre 4 mesi in cui i lavoratori e RSA Sicobas avevano cercato di giungere ad una normalizzazione contrattuale, con contratti regolari, pagamento di straordinari, delle ferie. Il comunicato di oggi chiarisce ancora una volta gli obiettivi della lotta per un contratto unico per tutti i lavoratori del CAAT – lotta che dai campi di raccolta della frutta a Saluzzo sentiamo molto vicina, perchè va ad incidere su un anello cruciale di quella catena agro-industriale che sfrutta i facchini come i braccianti – dettagliando i prossimi appuntamenti a cui sono chiamati tutti i lavoratori delle cooperative ed i solidali.
COMUNICATO SICOBAS SULLA LOTTA AL CAAT
L’assemblea dei lavoratori e RSA del CAAT di sabato 18 ottobre, ha valutato positivamente la giornata di sciopero del 16, infatti nonostante il grande dispiegamento delle forze dell’ordine, l’astensione dal lavoro è stata di oltre il 90%, per cui pur tenendo aperto lo stato di agitazione, ha deciso di articolare la lotta per il Contratto Unico su più piani.
Da una parte si studieranno forme di scioperi articolati interni ed esterni, dall’altra lanciare un forte campagna mediatica cittadina a sostegno delle forti ragioni della protesta.
In tal senso convochiamo :
– giovedi 23 ottobre in mattinata abbiamo richiesto assemblee interne al CAAT per i lavoratori delle cooperative
– giovedi 23 ottobre alle 18 in C. Brescia, 22 i solidali che vogliono sostenere questa lotta per organizzare la campagna mediatica
Questa notte siamo stati a distribuire il seguente volantino davanti al CAAT, i lavoratori ci hanno accolto con molto calore, a dimostrazione che la situazione è molto calda e sentita.
ANDIAMO AVANTI ! per IL CONTRATTO UNICO per TUTTI i LAVORATORI DEL CAAT
Andiamo avanti perché tutti lavoratori abbiano un contratto regolare e vengano pagati regolarmente
Andiamo avanti perchè non vogliamo più il lavoro nero (ne parziale, ne totale)
Andiamo avanti perché ci sia una paga minima di 8 €uro e il rispetto dei livelli professionali
Andiamo avanti perché vogliamo lavorare 8 ore e far posto a chi un lavoro non ce l’ha e anche perché a molti non vengono pagati gli straordinari
Andiamo avanti perchè ci paghino le ferie, i permessi, le malattie, i contributi, ecc…
Andiamo avanti perché vogliamo i giusti livelli retributivi e non vogliamo contratti non corrispondenti al nostro lavoro come quello dei Multiservizi per pagarci di meno
Andiamo avanti perchè quando c’è un cambio d’appalto vengano assunti tutti i lavoratori
Andiamo avanti perché non ci siano cooperative finte, oggetti di “intermediazione di mano d’opera” alimentate dai committenti grossisti.
Andiamo avanti perché non ci sia “concorrenza sleale” di quelle cooperative che pagano meno i lavoratori
Andiamo avanti perchè ci sia una sala medica e di pronto soccorso interna al CAAT
Andiamo avanti perché siano rispettate le norme di sicurezza del lavoro
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Lo sciopero di giovedì 16 ottobre è un passo avanti, oltre il 90 % dei lavoratori hanno aderito, a nulla è valso lo spropositato uso delle forze dell’ordine, se non a creare inutili tensioni.
Grossisti, diverse cooperative e Caat, anche se a parole fanno dichiarazioni di rinnovamento (a luglio l’impegno davanti all’assessore Mangone era di “partire dall’anno Zero”) , nella pratica continuano a favorire l’associazione a …….. sfruttare, quando persone come Manolino (presidente del Caat) dichiara ” inaccettabili le rivendicazioni dei lavoratori”.
Ricordiamo al sig. Manolino, che tanto impegno mette a minacciare e a contrastare le proteste e le rivendicazioni dei lavoratori, che tale situazione di semi illegalità interna al CAAT vige da anni, ma mentre anche le pietre sapevano, lui forse non vedeva e non sentiva, ma grazie alla protesta dei lavoratori e del Sicobas, la merda è venuta galla.
Andiamo avanti,
per noi l’anno zero dei diritti dei lavoratori è veramente partito !
Lavoratori e RSA SiCobas interni al CAAT
Si Cobas
C. Brescia, 22 – Torino
sicobastorino@gmail.com
www.sicobas.org