COO.BRA
Coordinamento Bracciantile saluzzese
SALUZZO – CORTEO AUTO-ORGANIZZATO: CASA PER TUTTI! [FOTO]
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Saluzzo (CN) – Oggi pomeriggio – domenica 12 ottobre 2014 – corteo auto-organizzato che ha visto oltre 100 lavoratori e disoccupati partire dal campo del Foro Boario per rivendicare “una casa per tutti”. A breve un racconto ed una analisi dettagliata degli eventi dell’ultima settimana che hanno portato a questa protesta, così come dei contenuti che verranno portati domani alle 9.00 durante il confronto con il sindaco di Saluzzo che è stato ottenuto grazie alla manifestazione.
Il corteo, partito dal campo del Foro Boario, ha attraversato le strade della città fino ad arrivare in centro, dove ha risposto in maniera determinata ed unita all’aggressività ed agli strattonamenti delle forze dell’ordine scomposte e nervose di fronte ad una presa di parola – e di spazio – inaspettata.

LE FOTO DEL CORTEO – PAGINA FB DEL COORDINAMENTO


Questo il messaggio letto a più riprese durante la passeggiata:

Buongiorno,
siamo un gruppo di braccianti e di disoccupati venuti a Saluzzo per la stagione della frutta, alcuni per il primo anno, molti da diversi anni. Ci troviamo qui per necessità, visto che il lavoro scarseggia ovunque. Molti di noi hanno perso il loro impiego in questi anni di crisi
Molti di noi sono rifugiati politici che sono stati buttati fuori dai progetti di accoglienza, siamo rimasti disorientati, senza una casa, senza un lavoro, senza avere avuto la possibilità di imparare l’italiano; allora abbiamo iniziato a viaggiare in tutta l’Italia per cercare un lavoro. Arriviamo anche da Foggia e da Rosarno. Le leggi europee non ci permettono di lasciare l’Italia, nessuno di noi può oltrepassare il confine, allora ci ritroviamo sempre senza un lavoro o un lavoro che non ci permette di pagare un affitto.
Per noi lavorare vuol dire avere la possibilità di rinnovare il permesso di soggiorno, per non essere un giorno espulsi dall’Italia e ritornare nei paesi da cui siamo scappati
Il lavoro in campagna è incerto e mal retribuito, ed è difficile trovare i mezzi per una sistemazione dignitosa. L’anno scorso vivevamo nelle baracche di “Guantanamò”, al Foro Boario, quest’anno nelle tende del Campo Solidale Caritas, che pur offrendo più comfort, non sono una soluzione ideale. Il freddo, l’umidità, la condivisione di spazi molto stretti, le difficoltà per lavarsi e preparare da mangiare, rendono la vita difficile e ci espongono a diversi problemi di salute.
Ogni anno, finita la stagione i campi vengono sgomberati e siamo costretti ad andarcene. Alcuni di noi fanno ritorno nei loro luoghi di residenza, alcuni partono per altri campi e altre stagioni in giro per l’Italia, alcuni ancora non hanno semplicemente un posto dove andare.
Quest’anno vogliamo restare a Saluzzo, che tra tante difficoltà ci sembra il luogo più adatto per costruirci un futuro, vogliamo abbandonare il Campo Caritas e avere un tetto sopra la testa e un luogo dove non soffrire il freddo.
Chiediamo a tutti i cittadini di Saluzzo di essere solidali con noi, di conoscerci e di rompere questo muro che le istituzioni mettono tutti gli anni tra noi e voi.
Siamo i lavoratori e i braccianti che tutti gli anni vengono a Saluzzo per cercare un futuro migliore, sperando che questo paese ci dia il frutto che cerchiamo!

 

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